Il Nome di Jato

Panorama Monte JatoIl Nome di Jato

Il Monte Iato si erge a circa 30 chilometri a sud-ovest da Palermo. Di fatto rappresenta l’ultima propaggine a sud della catena montuosa che separa la Conca d’Oro dall’entroterra su cui scorrono i fiumi Iato e Belice.
Sopra monte Iato si estende un ampio pianoro in pendenza verso sud, su cui si insediarono i primi nuclei abitativi.
Dalla sua cima (852 metri) era possibile, infatti, controllare sia i valichi che garantivano l’accesso alla costa settentrionale dell’isola, sia la vallate del Belice, attraverso cui era possibile raggiungere la costa meridionale. L’insediamento urbanistico su Monte Iato rappresentava dunque una delle fortificazioni più sicure dell’Isola. I pendii rocciosi e scoscesi, che si trovano ai tre lati della montagna, lasciavano -infatti- una sola via d’accesso, difesa ovviamente da mura.

 

Ritrovamento CariatidiI PRIMI SCAVI

Il 1971 fu l’anno in cui ebbe inizio la prima campagna di scavi condotta dalla Missione Archeologica dell’Università di Zurigo. Da allora si sono susseguite -ogni anno – regolari campagne di scavi che hanno riportato alla luce la storia ed i monumenti di una delle più affascinanti città del nostro passato.

 

 

 

Tegola IaitoyIL NOME

Il nome antico dell’insediamento su Monte Jato stato tramandato in più versioni:
Le fonti storiografiche solo solite citare il nome degli abitanti (IAITINOI-IETINI-IETENSES) piuttosto che quello della città, che invece compare su una tegola (databile al II sec. a.C.) ritrovata durante gli scavi e su una serie di monete (IAITOY dal genitivo greco di IAITAS).
La città si chiamava dunque IETAS, in latino, IAITAS, in greco, e GIATO, durante il periodo medievale.

fonti bibliografiche del testo: “Monte Iato guida breve”,- “Monte Iato guida archeologica”
Rielaborazione testi: Leandro Salvia