Storia Generale

Storia Generale sulla Valle jato

Il primo insediamento a Monte Jato risale al X-IX secolo a.C.; nel corso del VI secolo a.C. il villaggio indigeno fu ellenizzato ed occupato ininterrottamente fino al 1246 d.C., anno della sua distruzione ad opera delle truppe sveve dell’Imperatore Federico II.

Non esistono fonti storiche per le prime fasi di vita della città, nè per il periodo arcaico e classico, anche se certamente, sopratutto in virtù della sua posizione strategica, essa dovette svolgere un ruolo preminente nelle vicende storiche dell’epoca.

A partire dal IV secolo a.C. Iaitas, così come tutta la Sicilia occidentale, fu sotto il dominio cartaginese. Grazie al racconto di Diodoro Siculo sappiamo che essa, tra il 278 ed il 275 a.C., fu assalita da Pirro re dell’Epiro e che durante la prima guerra punica (264-241 a.C.) gli Ietini, cacciati i Cartaginesi, si consegnarono ai Romani. Da un passo della Naturalis Historia di Plino il Vecchio e attraverso le opere di Silio Italico e Plutarco, è noto che nel 79 d.C. Ietas (denominazione Iatina della Cittá) era annoverata tra le 45 cittá di Sicilia tributarie di Roma e che nella prima etá imperiale, era uno dei 50 insediamenti urbani piú importanti dell’isola.

Nulla ci è noto attraverso le fonti per il periodo del dominio Bizantino, al quase mise fine la conquista Araba della Sicilia iniziata nell’827. Le fonti e i documenti di età normanna attestano che la presenza Musulmana a Giato (Nome dell’insediamento di età Arabo-Normanna) era molto forte; Idris, alla metà del XII secolo, parla del Castello di Giaco e dele sue prigioni sotterranee.

Quando poi, nei primi decenni del XIII secolo, scoppiarono le rivolte delle popolazioni musulmane contro la dinastia Sveva, Giato, assieme ad Entella, fu uno dei baluardi della rivolta, fino al totale annientamento ed alla distruzione dela città ad opera delle truppe di Federico II nel 1246. La popolazione scampata alla guerra fu deportata a Lucera in Puglia e dal quel momento il sito fu definitivamente abbandonato.